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Luglio, mese del Sangue di Cristo: l’Amore che redime e salva

parrocchia san bernardino molfetta - luglio sacratissimo sangue di cristo gesùLuglio, nel sole pieno dell’estate, è il tempo in cui la Chiesa ci invita a volgere lo sguardo verso una realtà profonda e salvifica: il Sacratissimo Sangue di Cristo. È un mese che, nella sua intensità spirituale, si riveste di silenzio e contemplazione, per riconoscere nel Sangue versato da Gesù la misura suprema dell’amore di Dio per l’umanità. Non si tratta solo di una devozione antica, ma di un itinerario interiore capace di rigenerare la nostra fede, risvegliando in noi la gratitudine e il senso del dono.

Il Sangue di Cristo non è un simbolo astratto, ma è il segno concreto della redenzione. Quel Sangue versato nella Passione, sulle strade della Croce e sul Calvario, non è stato sparso invano: è il prezzo della nostra libertà, è la linfa che ha redento il mondo. Come ricorda San Paolo nella Lettera agli Efesini, «in Cristo abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia» (Ef 1,7). È il Sangue dell’Agnello, il segno del nuovo ed eterno patto tra Dio e l’uomo.

Ma questa devozione non è fatta solo di memoria: è un atto di affidamento quotidiano. In un tempo ferito da divisioni, violenze, guerre, ingiustizie, il Sangue di Cristo ci parla di pace possibile, di riconciliazione vera, di vita nuova. Quando tutto sembra perduto, il Sangue di Gesù è la voce che grida ancora speranza. È ciò che ci sostiene nel cammino, ciò che ci guarisce nel cuore, ciò che ci restituisce la nostra identità di figli e fratelli.

Nel corso dei secoli, la Chiesa ha coltivato con amore questa devozione. È nata nel cuore dei santi, si è espressa nelle parole dei Papi, ha preso forma nei gesti della liturgia e nella preghiera semplice del popolo. Papa Pio IX, nel 1849, istituì la festa del Preziosissimo Sangue per tutta la Chiesa universale, poi fissata al 1° luglio: oggi questa memoria resta viva nel mese interamente dedicato al Sangue del Redentore, come richiamo costante alla sorgente della nostra salvezza.

Il Sangue di Cristo è anche scuola di carità e di umanità perché, se il Figlio di Dio ha versato il suo Sangue per tutti, allora nessuno è escluso dal suo amore, nessuno può essere scartato, dimenticato, considerato irrecuperabile. Davanti al Calice dell’Eucaristia, in cui quel Sangue è realmente presente, ogni distinzione cade, ogni distanza si annulla: siamo fratelli, salvati dallo stesso amore, uniti dallo stesso Sangue.

In questo mese di luglio, allora, il nostro sguardo deve sostare sull’altare e sul Crocifisso. Lasciamoci interrogare dal prezzo del dono che abbiamo ricevuto e chiediamo la grazia di non sprecarlo. Viviamo con maggiore consapevolezza l’Eucarestia, riscoprendo il senso del perdono, della misericordia, della fraternità. Chiediamo al Sangue di Cristo di purificare ciò che in noi è stanco, ferito, chiuso perché solo se ci lasciamo redimere, possiamo a nostra volta diventare strumenti di redenzione per gli altri.

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